lunedì 15 novembre 2010

i ferri salentini

Son venuti fuori magicamente da un baule che conserva chissà quali cimeli di famiglia. Un gioco di ferri (quelli piccoli, lunghi 20 cm) molto strani nella forma, che ovviamente non potevano che incuriosirmi…
Zia Ninì (nome appioppatole in quel di Roma, povera zietta sapesse quante leggende metropolitane ruotano attorno alla sua figura…) me li ha consegnati non senza una sorta di gelosia maturata in una vita di gomitoli aggrovigliati ai ricordi. Avrà più di 70 anni zia Ninì, e questi ferri che passavano dalle sue mani alle mie erano appartenuti a sua madre, l’aveva vista armeggiarglieli fin dalla nascita. Non potevo, quindi, non rassicurarla su quanta cura avrei loro riservato prima di riconsegnarli al legittimo proprietario, quel bauletto che si accingeva all’attesa di un ritorno.
Tra le mani fanno uno strano effetto, sono leggermente arcuati rispetto ai soliti che si trovano in giro, e un po’ più lunghi. La particolarità è che una delle due punte è fatta quasi ad uncino, forse a trattenere meglio il filo durante il lavoro. Chissà quanti calzini di seta sottile e lucida avrà confezionato la mamma di zia Ninì in tutta la vita per la sua numerosa famigliola…
Io, malgrado i mille tentativi, niente. Non son riuscita a farci molto. Sfuggivano dalle dita ad ogni movimento. Ma poco importa, l’energia che trasmettevano vale tanto quanto la soddisfazione di un progetto finito.

venerdì 12 novembre 2010

Scusate la pausa!!

Mi dispiace per la lunga assenza.. ma come spesso mi succede quando scopro qualcosa che mi piace, mi fisso completamente!! Infatti ho passato molti giorni a provare e riprovare a tingere nuovi gomitoli.. ma purtroppo devo ammettere che non è così semplice come pensavo! Il secondo gomitolo, infatti, tinto con bacche di sambuco, non ha quasi dato nessun risultato.. un beige molto smunto.. che mi ha deluso alquanto! Eppure ero convinta che le bacche avrebbero dato colori brillanti.. invece, leggendo meglio e grazie all'aiuto di un gruppo su Ravelry formato da persone esperte in tintura, ho scoperto che le bacche macchiano, ma durano poco.. dopo alcuni lavaggi si rimane con una sfumatura!!
Inoltre ho scoperto anche che per fissare il colore non basta semplicemente acqua e aceto, ma c'è bisogno proprio di un preparato, che a quanto pare è un composto chimico.. dal momento che la cosa stava prendendo una piega un po' meno "naturale"... ho mollato!!
Ma capita proprio "a fagiuolo" il ritorno da Londra della mia migliore amica, dottoranda in genetica e quindi espertissima in chimica, che è rimasta molto colpita dalla tecnica di tintura con sostanze naturali e così abbiamo pensato di riprovarci.. spero, quindi che con la sua collaborazione e le sue conoscenze potrò riuscire ad ottenere dei risultati migliori.. vi farò sapere!
Ma non è stata solo la tintura il mio unico chiodo fisso in questi giorni: il 20 e 21 novembre alla Nuova Fiera di Roma ci sarà il consueto appuntamento con la mostra felina Magnificat. Io non condivido molto l'idea della selezione delle razze, né mi è piaciuto (l'unica volta che ci sono andata) vedere tutti quei gatti in gabbia.. ma questa volta mi tocca andarci! Eh sì! mi hanno proposto di esporre le mie creazioni con un banchetto :)!! Quindi sto lavorando alacremente per creare qualsiasi cosa che riguardi i gatti, tra cui una cuccia!

Il tempo che mi è rimasto è pochissimo ormai, ma speriamo che venga fuori qualcosa di carino!!